giovedì, giugno 29, 2006

Rifinanziamo? O mischiamo le carte?

Curiose coincidenze. Proprio nel giorno del disastro che ha portato, come previsto, l'Unione ad un passo dalla prematura fine a causa dell'approvazione (vergognosamente monca) del rifinanziamento della missione ISAF in Afghanistan, gli ineffabili giornalisti della TeleKabùl satellitare ne hanno sfornata un'altra delle loro (evidentemente nessuno ricorda più la bufala delle bombe al fosforo): in pratica, ad ammazzare i 19 nostri soldati a Nassiryia non sono stati, in fondo in fondo, i poveri resistenti iracheni (vittime dell'Ingerenza Umanitaria dell'Occidente Imperialista e Decadente), ma loro stessi dal momento che avrebbero piazzato un deposito di munizioni davanti alla palazzina, praticamente in mezzo alla strada. Chissà, forse c'era anche appeso un cartello con scritto "Dear Terrorists, please hit here!" ed un bel neon lampeggiante a forma di freccia. O forse, al contrario, non era ben segnalato ed un povero kamikaze di passaggio vi ha intruppato.
Ma che massa di coglioni, 'sti GI-Joe spaghetti e mandolino: meglio che se ne tornino a casa. E subito.

martedì, giugno 20, 2006

L'assordante silenzio

Ieri (19 giugno) tre soldati americani di stanza in Iraq sono stati incriminati per l'omicidio di tre prigionieri avvenuto il 9 maggio scorso nella provincia di Salahuddin; i reati contestati sono omicidio, tentato omicidio ed ostruzione della giustizia. L'inchiesta era stata avviata il 16 giugno dall'alto comando USA.
Difficile trovare traccia di questa notizia, se non nelle quarte e quinte pagine dei giornali o in sotto-link dei siti di news. Diverso destino per il video del marine "allegrotto", strombazzato in prima per giorni e giorni.
(L'immagine è Copyright ©BBC)

lunedì, giugno 12, 2006

Terrorista collegato all'11 settembre catturato in Nuova Zelanda e deportato in Arabia Saudita

Un uomo, che il Governo ritiene direttamente collegato con uno dei terroristi dell'11 Settembre, è stato deportato dalla Nuova Zelanda perché considerato un pericolo per la sicurezza nazionale.

Il Ministro per l'Immigrazione David Cunliffe ha confermato oggi [10/06, ndr] che il cittadino yemenita Rayed Mohammed Abdullah Ali è stato deportato perché la continuazione della sua presenza sul territorio neozelandese rappresentava un pericolo.

"E' direttamente collegato a persone responsabili per l'attacco terroristico negli Stati Uniti dell'11 settembre 2001", si legge in una dichiarazione di Cunliffe.

E' stato deportato applicando la raramente utilizzata Sezione 72 dell'Immigration Act 1987, che ha richiesto l'approvazione del Governor General.

Secondo Cunliffe gli agenti dell'immigrazione e la polizia hanno arrestato l'uomo a Palmerston North il 29 maggio scorso, ed è stato deportato il giorno seguente. Era arrivato in Nuova Zelanda nel mese di febbraio.

"L'identità dell'uomo divenne evidente solo dopo il suo arrivo in Nuova Zelanda. Ha utilizzato una variazione sul suo nome di battesimo per entrare nel paese. Una volta che la sua vera identità è venuta alla luce, è stato identificato come avente connessioni con persone implicate nell'attacco agli Stati Uniti dell'11 settembre 2001, ed è stato nominato nel 9/11 Commission Report".

"Inizialmente, si era stabilito ad Auckland dove ha imparato i rudimenti della lingua inglese, motivo ufficiale della sua visita. Successivamente, si è spostato a Palmerston North dove ha iniziato ad accumulare ore di volo con un istruttore. In precedenza, era stato addestrato come pilota negli Stati Uniti".

Cunliffe ha rifiutato di fornire ulteriori particolari citando ragioni di sicurezza.

"Sono stato comunque informato del fatto che in nessuna occasione c'è stato un rischio specifico per i neozelandesi a causa della sua presenza in questo paese".

Cunliffe ha puntualizzato che il rapporto americano della Commissione Nazionale sugli Attacchi Terroristici negli Stati Uniti riporta che l'uomo ha vissuto ed è stato istruito assieme al cittadino saudita Hani Hanjour, indicato come il pilota che portò il volo American Airlines 77 contro il Pentagono.

Rayed Abdullah è stato un leader al Centro di Cultura Islamica di Phoenix, dove ha ripetutamente tenuto discorsi dai contenuti estremistici, da quanto si legge nel Rapporto.

Si legge anche che un altro uomo collegato con Hanjour, Faisal al Salmi, è stato addestrato al volo assieme a Rayed Abdullah, e che ha fatto in modo di mantenere segreto il suo addestramento.

L'FBI riporta che al Salmi ha tentato di depistare le indagini quando si è cercato di collegare il suo addestramento al volo con una qualche organizzazione.

(Fonte, via The Anti-Jihad Pundit)

sabato, giugno 03, 2006

La turbo-grazia e la satira one-way

Cosa accomuna Giorgio Napolitano e Vauro Senesi (in arte Vauro)? Scopriamolo insieme ad Antonio Socci ed al suo ottimo articolo di ieri.
Un grazie a Fausto Carioti per la segnalazione.

I serpenti infedeli ed il loro veleno

''O sunniti, preparatevi a liberarvi dei serpenti infedeli (gli sciiti, ndr) e del loro veleno [...] e non ascoltate quelli che chiedono la fine delle divisioni settarie e l'unita' nazionale''. (Fonte)
Questo il messaggio di Abu Musab al Zarqawi diretto ai sunniti iracheni. Questa la "resistenza" che tanto piace ai pacifisti di casa nostra.

venerdì, giugno 02, 2006

No ad Ahmadinejad ai mondiali

Ci sono i mondiali di calcio, e nei mondiali gioca l'Iran. Ed il suo presidente, Ahmadinejad, vuole essere presente agli incontri della sua squadra.
Ma, in Europa, c'è chi non ci sta: 75 europarlamentari hanno depositato una mozione per interdire Ahmadinejad dal presenziare sui palchi d'onore degli stadi tedeschi. Due gli italiani che hanno aderito: Marco Pannella e Marco Cappato (appartenenti entrambi al Gruppo dei Liberaldemocratici).
Sono almeno tre le partite che la squadra iraniana giocherà ai mondiali: l'esordio l'11/06 a Norimberga (sic!) contro il Messico, poi il 17 (Portogallo) ed il 21 (Angola). Poi, tutti sperano che venga eliminata.

Quattrocchi: la motivazione conferimento medaglia d'oro


Genova. La motivazione del conferimento della medaglia d'oro al valor Civile a Fabrizio Quattrocchi e' stata letta dal Prefetto Giuseppe Romano. "Vittima di un brutale atto terroristico rivolto contro l'Italia, con eccezionale coraggio ed esemplare amor di Patria, affrontava la barbara esecuzione tenendo alto il prestigio dell'onore del suo Paese. 14 Aprile 2004 Iraq". (Fonte)
Con buona pace di quelli che era un maledetto mercenario.