Riforma della scuola, ma quale marcia indietro!
Dopo la riunione tra governo e sigle sindacali durante la quale sono state definite alcune delle modalità di attuazione dei provvedimenti Gelmini su scuola ed università, è tutto un fiorire di sgomente e scomposte reazioni nei sostenitori del Governo e, contemporaneamente, di altrettanto scomposte manifestazioni di giubilo nelle scassate fila del Pd: tutti a cianciare di una "marcia indietro" del Governo sul "maestro unico".
Cosa è successo? E' successo che questa sera si è definito il modo col quale le classi da 24 ore andranno, dal prossimo anno scolastico, ad affiancare le altre soluzioni (tempo pieno compreso): ed il metodo scelto è lo stesso già in essere, quello della richiesta da parte dell'utenza, cioè dei genitori. Se c'è sufficiente richiesta di classi da 24 ore, queste verranno istituite plesso per plesso, così come già avviene da anni per il tempo pieno o per il modulo.
Dov'è lo scandalo? Dov'è la marcia indietro? Ovviamente da nessuna parte. Che le classi a "maestro prevalente" avrebbero affiancato (e non sostituito) le altre soluzioni lo si sapeva da mesi: anzi, all'epoca gli strépiti si levarono perché qualcuno s'inventò che il Babau Unico, oltre a lasciare in mezzo alla strada decine di migliaia di statali (qualcuno giurò fossero tre milioni...), avrebbe decretato la fine del tempo pieno. Chiaramente nessuno, finora, s'è mai preso la briga di chiedersi quale sarebbe stato il criterio di affiancamento. Fifty-fifty? Si tira una monetina? Se esce testa è modulo, se croce è maestro unico?
Qui l'unico vero scandalo è un sistema di media prono nei confronti del dissenso contro questo Governo, sia quando è motivato sia quando - come in questo caso - non lo è; un sistema per il quale strillare in prima pagina falsità come questa evidentemente paga.
Ed il fatto che molti commentatori di centrodestra e di destra - quindi tendenzialmente lontani dalle posizioni del Corriere e di Repubblica - ci siano cascati con tutte le scarpe (assieme perfino al quotidiano più berlusconiano che c'è) dopo solo pochi minuti, fa capire quanto paghi.
***AGGIORNAMENTO del 12/12 ore 11:00***
1 commento:
Mi sfugge un dettaglio:
Se tutte le famiglie chiederanno le 30 ore, fermo restando che occorre coprirle le ore, il monte ore rimarrebbe uguale a quello di oggi.
Se nel frattempo quelli che vanno non pensione non saranno sostituiti, chi ci si mette?
Dei supplenti?
Personale a tempo determinato?
Ma questo è quello che è successo con il Ministero Moratti.... in tre anni 75.000 posti a tempo indeterminato in meno e 75.000 supplenti in più, pagati solo per 10 mesi all'anno per fare un lavoro che i loro colleghi fanno con lo stipendio di 12 mesi all'anno. E con "innegabili" vantaggi sul piano didattico.... vuoi mettere dover ogni anno cambiare qualche docente per un bambino delle elementari o uno delle medie. Sai che bella continuità didattica.
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