Il culo in faccia
Chiedo anticipatamente perdono ai più sensibili per il titolo "francese", ma non trovo assolutamente altro modo per descrivere l'atteggiamento del giornalista e vicedirettore Giannini nella sua articolessa odierna su Repubblica: un concentrato di sfacciataggine e di lecchinaggio che supera abbondantemente i limiti della decenza. Leggere per credere, basta l'incipit per inquadrare l'opera:
«Nella torrida e torbida estate italiana, come purtroppo avevamo previsto, c'è dunque una sola fabbrica che non chiude per ferie, ma che invece produce la sua "merce" a ritmi sempre più serrati. È la berlusconiana "fabbrica del fango", che attraverso l'uso scellerato dei giornali di famiglia e l'abuso combinato di servizi e polizie sforna dossier avvelenati contro amici e nemici del presidente del Consiglio.»Noemi Letizia e Patrizia D'Addario non sono mai esistite, per il nostro eroe. Bontà sua, le aveva inventate (anche) lui.
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