Bruxelles brucia
Nell'assordante silenzio della stampa di cronaca europea, con oggi fanno tre giorni (e notti) filate di guerriglia urbana per le strade della capitale belga, ad opera di musulmani incazzati quest'anno (pare) a causa della presunta morte di un criminale venticinquenne marocchino all'interno di un carcere (parrebbe essere stato avvelenato, stando a quel poco che si riesce a tradurre dall'unico lancio di agenzia reperibile sul Web in merito).
Dico quest'anno, perché i "riots" del ramadan sono un appuntamento ormai tradizionale, nella "capitale d'Europa".
Lanci di pietre, auto incendiate, negozi devastati, molotov, ospedali attaccati in massa, saccheggi e chi più ne ha più ne metta.
A questo aggiungiamo che l'8 ottobre prossimo (ancora in pieno ramadan) si terranno le elezioni amministrative, per le quali è ampiamente prevista la vittoria di formazioni politiche a dir poco "islamofobe", le cose non potranno che andare a peggiorare.
Con buona pace dell'unico giornale nostrano che si è accorto del casino, ovviamente solo una "mini-rivolta". E che cavolo.
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