Auguri, Presidente!
Con la sua elezione per acclamazione alla presidenza del Copasir, sgabuzzino senza finestre utile a parcheggiare personalità inutili che non si saprebbe dove appendere altrimenti, termina la triste parabola politica di Massimo D'Alema, lo "statista" più sfigato della storia repubblicana.
Non gliene è mai andata bene una, e gli ultimi anni sono stati per il baffetto nazionale un vero e proprio incubo. L'ultimo sussulto si è avuto nella sua Puglia, con l'avviso di garanzia a Nichi Vendola a due giorni dalle primarie: doveva servire a spianare la strada al suo "laboratorio politico", ennesima reincarnazione dei salti mortali dietro le quinte tipici dell'uomo, andato a finire come sappiamo. Il penultimo, lo ricordiamo, fu l'ignobile spettacolo dell'elezione a ministro degli esteri europeo, il terzultimo il tentato golpe a suon di gossip (la "Scossa") ai danni di Berlusconi, andati a finire anch'essi come sappiamo.
Bisognava fermarlo: continuando così si sarebbe autodistrutto, trascinando con sé buona parte di quel che rimane del povero Partito Democratico. Prendere il posto di Francesco Rutelli, invece, darà al "lìder maximo" barcaiolo la soddisfazione di prediedere finalmente qualcosa, giustificando così quel titolo che s'è così brillantemente meritato sul campo.
Auguri, Presidente!
Non gliene è mai andata bene una, e gli ultimi anni sono stati per il baffetto nazionale un vero e proprio incubo. L'ultimo sussulto si è avuto nella sua Puglia, con l'avviso di garanzia a Nichi Vendola a due giorni dalle primarie: doveva servire a spianare la strada al suo "laboratorio politico", ennesima reincarnazione dei salti mortali dietro le quinte tipici dell'uomo, andato a finire come sappiamo. Il penultimo, lo ricordiamo, fu l'ignobile spettacolo dell'elezione a ministro degli esteri europeo, il terzultimo il tentato golpe a suon di gossip (la "Scossa") ai danni di Berlusconi, andati a finire anch'essi come sappiamo.
Bisognava fermarlo: continuando così si sarebbe autodistrutto, trascinando con sé buona parte di quel che rimane del povero Partito Democratico. Prendere il posto di Francesco Rutelli, invece, darà al "lìder maximo" barcaiolo la soddisfazione di prediedere finalmente qualcosa, giustificando così quel titolo che s'è così brillantemente meritato sul campo.
Auguri, Presidente!
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