giovedì, maggio 22, 2008

Le bugie del Corriere su Chicco Testa

Che il Corriere della Sera, anche e soprattutto per mezzo della sua emanazione Web, fosse tutto meno che una testata indipendente e generalizia lo si era capito già da tempo, già dagli "outing" del suo direttore a favore di Prodi prima e di Veltroni dopo. Ma che potesse arrivare a bassezze degne di un fogliaccio estremista, questo proprio non me l'aspettavo.
Se cliccate qui trovate l'audio di una breve intervista fatta da Valentina Conte a Chicco Testa, sotto l'incredibile titolo: "Per il nucleare da noi la strada è in salita". Ovviamente, basta ascoltare il breve brano con la viva voce di Testa per rendesi conto che la sua posizione è esattamente opposta a quanto il titolo vorrebbe far credere: infatti, quando Testa accenna alla "salita" lo fa riferendosi alle inevitabili opposizioni che il ritorno al nucleare troverà da parte dei soliti noti.

Un consiglio al Corriere: eviti accuratamente queste bassezze alla Travaglio, gli italiani non sono così deficienti. Gli italiani sanno molto bene, invece, che questo è il pensiero di Chicco Testa. L'altro è forse quello di Paolo Mieli, del quale - con tutto il rispetto - frega nulla a nessuno. E men che mai se fosse invece quello della giornalista: prendere un Master in Giornalismo all'Università di Milano non significa prendere la licenza di ingannare il prossimo.

3 commenti:

TastePriest ha detto...

è davvero un bel post il tuo, ci vorrebbe piu' gente come te che fa le pulci a TUTTI i giornalisti.

Solo che...che c'entra "alla travaglio"?se travaglio, mi pare di capire, non è un giornalista che ti piace, chi sarebbero quelli bravi, secondo te?

ciao!

Polìscor ha detto...

Caro TastePriest, Marco Travaglio è bravissimo in quel che fa, altro che. Non mi piace, proprio perché quel che fa è disinformare subdolamente con tantissime mezze verità (quando non falsità intere) mescolate ad opinioni sue e ad alcuni fatti incontrovertibili, mixando il tutto al fine di portare un messaggio ben preciso e predeterminato.
Travaglio non parla mai a braccio, nonostante in vita sua abbia parlato tantissimo: non permette interruzioni o domande, esattamente come Beppe Grillo. Ti sei mai chiesto perché?

Anonimo ha detto...

a ....Polìscor...mavvaffanculova!