Mi raccomando, compagni!
A sinistra le direttive del Partito prevalgono sempre e valgono per tutti, da D'Alema fino all'ultimo sfigato. Negare tutto ed applicare il doppiopesismo, come da manuale distribuito.
Sia chiaro: nessuno ce l'ha con Marrazzo perché va a travoni (so' cazzi sua, letteralmente), la sua colpa - è stato detto e ridetto - è quella di aver subito un ricatto per chissà quanto tempo senza denunciarlo, mentre era alla guida di una Regione che movimenta 26 miliardi di Euro l'anno. Chi viene messo in ridicolo, qui, è - come al solito - il popolo dei bacchettoni, con Repubblica in testa: D'Avanzo pretendeva le dimissioni di Berlusconi perché un premier puttaniere e ricattato è un premier "dimezzato" (sono parole sue), e su questa tesi il suo giornalaccio ha costruito la burla delle "10 domande" che - incredibilmente - dura tutt'oggi. E D'Avanzo era nel torto (perché disinformato o in malafede, lo sa solo lui), perché Berlusconi non sapeva che la D'Addario fosse una puttana (le intercettazioni lo dimostrano), perché Berlusconi non l'ha neanche pagata (le intercettazioni lo dimostrano) e perché Berlusconi non ha ceduto al ricatto della puttana di cui sopra (le intercettazioni lo dimostrano). Tanto che i pm si sono affrettati a precisare che, in capo a Berlusconi, non c'è stato proprio nulla di penalmente rilevante; si è trattato di un "semplice" caso di sputtanamento (sic!) a mezzo stampa da parte di Repubblica e di chi la comanda a bacchetta, i quali hanno fatto una figura barbina epocale.
Oggi, D'Avanzo che fa (e con lui i "davanzones" sparsi un po' per tutta Italia)? Compila "10 domande" per Piero Marrazzo, puttaniere (beh...) conclamato, consenziente, pagante (5000€ a notte per un "democratico" amico del popolo sono una delizia), ricattato da chissà quanto ed omertoso, responsabile di una serie potenziale di azioni di governo distorte, indagato dalla magistratura per tutto questo (altro che "vittima" e "voglio sparire"!)? Ma ovviamente no! Il colpevole, stavolta, è... Berlusconi, il vero ricattatore, quello che teneva il povero allegrotto liberal per le palle (o quel che ne rimaneva) minacciandolo di rendere pubblica la cosa, che usava la propria posizione non di "Silvio Berlusconi", ma di "Presidente del Consiglio" per tenere in scacco il tapino e costringerlo così a chissà quali nefandezze!
OK. E Marrazzo? Niente. Una vittima del "sistema di dominio" berlusconiano. Un santo. Un ulteriore esempio dell'anomalia italiana. No, non quella dei dirigenti di sinistra amanti dei travestiti brasiliani (si sa, il travone è di sinistra, è l'escort che è di destra) e contemporaneamente distruttivi nei confronti delle istituzioni che dovrebbero rappresentare, ma quella di un Berlusconi che, per la sua sola esistenza, giustifica ogni altra nefandezza, dalla corruzione al ricatto, dall'associazione a delinquere a scopo di estorsione alla concussione. Chiunque è colpevole di ciò è, in realtà, una marionetta di Berlusconi, ed il vero colpevole è ovviamente lui.
Ecco l'unica, vera, inimitabile, incontrovertibile ragione della loro estinzione. E' tutta qua.
Sia chiaro: nessuno ce l'ha con Marrazzo perché va a travoni (so' cazzi sua, letteralmente), la sua colpa - è stato detto e ridetto - è quella di aver subito un ricatto per chissà quanto tempo senza denunciarlo, mentre era alla guida di una Regione che movimenta 26 miliardi di Euro l'anno. Chi viene messo in ridicolo, qui, è - come al solito - il popolo dei bacchettoni, con Repubblica in testa: D'Avanzo pretendeva le dimissioni di Berlusconi perché un premier puttaniere e ricattato è un premier "dimezzato" (sono parole sue), e su questa tesi il suo giornalaccio ha costruito la burla delle "10 domande" che - incredibilmente - dura tutt'oggi. E D'Avanzo era nel torto (perché disinformato o in malafede, lo sa solo lui), perché Berlusconi non sapeva che la D'Addario fosse una puttana (le intercettazioni lo dimostrano), perché Berlusconi non l'ha neanche pagata (le intercettazioni lo dimostrano) e perché Berlusconi non ha ceduto al ricatto della puttana di cui sopra (le intercettazioni lo dimostrano). Tanto che i pm si sono affrettati a precisare che, in capo a Berlusconi, non c'è stato proprio nulla di penalmente rilevante; si è trattato di un "semplice" caso di sputtanamento (sic!) a mezzo stampa da parte di Repubblica e di chi la comanda a bacchetta, i quali hanno fatto una figura barbina epocale.
Oggi, D'Avanzo che fa (e con lui i "davanzones" sparsi un po' per tutta Italia)? Compila "10 domande" per Piero Marrazzo, puttaniere (beh...) conclamato, consenziente, pagante (5000€ a notte per un "democratico" amico del popolo sono una delizia), ricattato da chissà quanto ed omertoso, responsabile di una serie potenziale di azioni di governo distorte, indagato dalla magistratura per tutto questo (altro che "vittima" e "voglio sparire"!)? Ma ovviamente no! Il colpevole, stavolta, è... Berlusconi, il vero ricattatore, quello che teneva il povero allegrotto liberal per le palle (o quel che ne rimaneva) minacciandolo di rendere pubblica la cosa, che usava la propria posizione non di "Silvio Berlusconi", ma di "Presidente del Consiglio" per tenere in scacco il tapino e costringerlo così a chissà quali nefandezze!
OK. E Marrazzo? Niente. Una vittima del "sistema di dominio" berlusconiano. Un santo. Un ulteriore esempio dell'anomalia italiana. No, non quella dei dirigenti di sinistra amanti dei travestiti brasiliani (si sa, il travone è di sinistra, è l'escort che è di destra) e contemporaneamente distruttivi nei confronti delle istituzioni che dovrebbero rappresentare, ma quella di un Berlusconi che, per la sua sola esistenza, giustifica ogni altra nefandezza, dalla corruzione al ricatto, dall'associazione a delinquere a scopo di estorsione alla concussione. Chiunque è colpevole di ciò è, in realtà, una marionetta di Berlusconi, ed il vero colpevole è ovviamente lui.
Ecco l'unica, vera, inimitabile, incontrovertibile ragione della loro estinzione. E' tutta qua.
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