martedì, ottobre 06, 2009

Repubblica e la scuola


Quando si dice la faccia tosta. Nei decenni passati la scuola Italiana è stata il porcile privato nel quale hanno sguazzato felici tutte le scrofe ed i porci delle sinistre italiane (prima le scrofe, è più politicamente corretto) riducendola allo schifo che è adesso, sia dal punto di vista infrastrutturale che - soprattutto - da quello dei contenuti. Un ammortizzatore sociale permanente, il luogo dove imboscare ogni sorta di fancazzista pubblico e dove usare le schiere di bambini e ragazzi come carne da macello sindacale e parapedagogica, con il fine ultimo (e tenuto neanche tanto nascosto) di farne acefali elettori assieme ai disperati portati qua a suon di gommoni.
Uno schifo totale, vergogna nazionale di fronte al mondo, concausa dell'infimo livello culturale, scientifico, umanistico e civile di questo Paese (la 'P' maiuscola la mantengo solo per amor di Patria, ma non è meritata) e pesantissima ipoteca sul suo futuro, sempre più grigio ed incerto a causa delle sue radici marce e superficiali.
Eppure oggi proprio loro, proprio il maggior partito di sinistra, quello che fa finta di essere un quotidiano, riesce nell'acrobazia di far passare il messaggio che da quando c'è la Gelmini la scuola è in rovina. Roba da rotolarsi dalle risate, se non fosse così tragicamente grave.

Mai nella storia della scuola italiana, dalla Riforma Gentile, una tale strambata fu mai imposta come quella portata dal ministro Gelmini e da questo Governo. E mai virata fu più salutare. Se un difetto c'è è che è fin troppo blanda, i cancri non si curano con l'aspirina.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)

Polìscor ha detto...

Oh, certamente; solo che riuscire a far peggio di quel che si è trovato è praticamente impossibile. Alla Gelmini piace vincere facile.