lunedì, marzo 22, 2010

I soliti furbetti del Corriere

Per una volta che Sergio Romano ha scritto qualcosa che non sia l'apologia dell'Eurabia, anzi qualcosa di estremamente condivisibile ed intellettualmente onesto sul quotidiano di via Solferino era stata data voce ad una posizione non allineata al Pensiero Unico Dominante, ci hanno pensato quelli della redazione del Corriere online a bilanciare il raro evento, riportandolo nell'alveo dello stalinismo più becero.
L'editoriale di Sartori coglie dritto nel segno individuando nomi e cognomi del colpevoli dello sfascio del nostro sistema scolastico; ma visto che i suddetti individui sono i protetti principali delle sinistre era necessario mascherare l'articolo da attacco all'Italia berlusconiana, addossando la colpa (almeno all'apparenza) tanto per cambiare al Cavaliere. In fondo, basta poco: l'aver infilato il titolo dell'articolo, che parla di "somari", in mezzo ai titoli relativi al post-manifestazione del PdL è uno dei sistemi che lorsignori utilizzano per veicolare i solo messaggi neanche poi tanto subliminali.
Peccato: un articolo come quello, seppur breve ed approssimativo nell'approfondimento, meriterebbe maggior risalto e - soprattutto - una collocazione più consona. L'unica speranza è che il trucchetto redazionale attiri numerosi feticisti della superiorità culturale della sinistra, e che questi si trovino loro malgrado di fronte ad una delle tante verità storiche che non conoscono o che fanno finta di non conoscere.

UPDATE del 23/03/2010, ore 14:42 -- Mi scuso per il refuso dettato dalla rabbia nell'aver visto l'ennesima buffonata: l'editoriale è ovviamente di Giovanni Sartori, non di Sergio Romano. Un grazie a Giovanni Agretti per la segnalazione.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono totalmente d'accordo con te. Ho sottolineato talvolta questi "trucchetti" del Corriere ma l'unico risultato è per ora di essere talvolta censurato con post educati ma non in linea col giornale. Io ne ho scritto qui:
http://ag-notizie.blogspot.com/

Nota: probabilmente, per un banale refuso ha scritto Sergio Romano anzichè Giovanni Sartori.

Vive cordialità.

Polìscor ha detto...

Ringrazio sentitamente per la segnalazione, è stata una banale distrazione. :-)