Perché solo adesso?
Sono più di otto mesi - dalle dimissioni di Lea Cosentino - che tutti sanno che la giunta pugliese di sinistra aveva scambiato con Tarantini puttane per appalti, lo diciamo da quasi un anno che tutta la barzelletta della D'Addario è stata costruita per coprire la vera inchiesta che coinvolge il "faccendiere", fatto passare mediaticamente come il magnaccia personale di Berlusconi.
E solo oggi, 18 marzo 2010, i giornali si "accorgono" della cosa, perché solo oggi "scattano" i primi provvedimenti in relazione a quelle vicende.
Gli attacchi dalla roccaforte dalemiana pugliese si moltiplicano e si intensificano ogni settimana. Manca ancora molto alle elezioni.
Citando l'abusatissima massima di Giulio Andreotti, a pensar male ci si azzecca sempre: ora che lo sputtanamento della procura di Trani con la ridicola storia delle intercettazioni RAI era diventato insostenibile, era necessario controbilanciare la figuraccia e mostrare che, in fondo, non si lavora solo contro Berlusconi. Ridando così lustro alle proprie cazzate, come a dire "lo vedete? non sono stupidaggini pre-elettorali, noi lavoriamo seriamente senza guardare in faccia nessuno".
Balle. L'arresto di Frisullo (Pd) era nell'aria da luglio dell'anno scorso, ma è stato tenuto nel cassetto fin quando non fosse mediaticamente sfruttabile contro il Governo. Come tutto il resto.
Quindi, Frisullo da presunto colpevole è diventato l'ennesima vittima della frangia giudiziaria golpista, gettato nel tritacarne al momento giusto; evidentemente D'Alema (Frisullo è "roba sua") deve aver pensato che fosse carne sacrificabile, tutto ovviamente per il fine supremo.
Non convinti? Bene, ognuno è libero di vedere quel che vuole. Io vedo la Puglia come la testa di ponte dalla quale le armate dalemiane (che vi stazionano di base) stanno sferrando un attacco dopo l'altro verso Roma, secondo un disegno cronologicamente e tatticamente perfettamente definito. Ma, finora, del tutto inefficace.
Questo significa che, da qui al 28 marzo, l'intensità degli attacchi pugliesi non potrà che aumentare esponenzialmente. Tenete d'occhio questa regione, se ne vedranno delle belle.
E solo oggi, 18 marzo 2010, i giornali si "accorgono" della cosa, perché solo oggi "scattano" i primi provvedimenti in relazione a quelle vicende.
Gli attacchi dalla roccaforte dalemiana pugliese si moltiplicano e si intensificano ogni settimana. Manca ancora molto alle elezioni.
Citando l'abusatissima massima di Giulio Andreotti, a pensar male ci si azzecca sempre: ora che lo sputtanamento della procura di Trani con la ridicola storia delle intercettazioni RAI era diventato insostenibile, era necessario controbilanciare la figuraccia e mostrare che, in fondo, non si lavora solo contro Berlusconi. Ridando così lustro alle proprie cazzate, come a dire "lo vedete? non sono stupidaggini pre-elettorali, noi lavoriamo seriamente senza guardare in faccia nessuno".
Balle. L'arresto di Frisullo (Pd) era nell'aria da luglio dell'anno scorso, ma è stato tenuto nel cassetto fin quando non fosse mediaticamente sfruttabile contro il Governo. Come tutto il resto.
Quindi, Frisullo da presunto colpevole è diventato l'ennesima vittima della frangia giudiziaria golpista, gettato nel tritacarne al momento giusto; evidentemente D'Alema (Frisullo è "roba sua") deve aver pensato che fosse carne sacrificabile, tutto ovviamente per il fine supremo.
Non convinti? Bene, ognuno è libero di vedere quel che vuole. Io vedo la Puglia come la testa di ponte dalla quale le armate dalemiane (che vi stazionano di base) stanno sferrando un attacco dopo l'altro verso Roma, secondo un disegno cronologicamente e tatticamente perfettamente definito. Ma, finora, del tutto inefficace.
Questo significa che, da qui al 28 marzo, l'intensità degli attacchi pugliesi non potrà che aumentare esponenzialmente. Tenete d'occhio questa regione, se ne vedranno delle belle.
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