E il Cav. si ruppe i coglioni
Finalmente, dopo quindici anni da incassatore, Silvio Berlusconi ha deciso di rispondere (quasi) colpo su colpo allo tsunami di insulti che lo investono ogni giorno che Dio manda in terra, provenienti per lo più dalla cosiddetta "stampa libera". Ieri l'altro Repubblica, oggi L'Unità. Che, tra parentesi, non ha alle spalle i fondi infiniti di De Benedetti e di Mediobanca: una causa milionaria, a meno di una colletta tra nostalgici baffoni con la piadina in bocca, può realmente seppellire in modo definitivo il già più volte zombificato quotidiano di Gramsci, ormai ridotto - alla stregua di Repubblica, del Corriere e de La Stampa - ad un ciclostilato da centro sociale sfigato.
18 commenti:
pensa un po' chi piangerebbe alla sparizione di 'sto insulso blog e agli altrettanti biliosi e dementi contenuti!
Per non parlare dei suoi insulti e dementi lettori, giusto? :D
Era l'unità che chiedeva aiuto ai lettori per non chiudere i battenti? :P
e mo so cazzi....loro
Ciao
G
Berlusconi e Fininvest hanno sempre risposto agli attacchi. E a proposito di insulti e attacchi mediatici: lo sai da dove viene la foto che hai messo nell'articolo? Non è di un club di caccia o una foto "simpatica" come quelle del simpaticissimo sceriffo Gentilini. C'era una giornalista nel "mirino" del nostro simpatico Premier: uno di quegli animali strani, che fanno domande.
Certo che lo so, caro anonimo: l'ho messa io, lo saprò cos'è. E so che mi sa che è arrivato il momento di abituarcisi, a quella faccia. La pacchia è finita.
Mi fa piacere. Potresti spiegare la storia di questa foto a parole tue, per chi non la sapesse?
Si chiama "non conventional leadership", significa essere non-baciapile verso il politicamente corretto fino a rasentare il fastidio per quelli come te, caro anonimo.
In quel particolare caso l'accostamento con Putin e la sua guida - per così dire - autoritaria non è stato il più felice del mondo, ma qui non si sta parlando di politica estera ma di merda interna. Non cercare di buttarla in caciara con discorsi che non c'entrano nulla.
"La sua guida - per così dire - autoritaria"... "non il più felice del mondo"... che strana moderazione di lunguaggio, improvvisamente. Più da baciapile che da politicamente scorretto. Chiediti perchè se in quella foto ci fosse stata un'altra persona avresti usato un linguaggio diverso. Ti farai un favore. Per tornare alla merda interna (questo è il poliscor che conosco) ti avevo scritto che Berlusconi ha sempre risposto agli attacchi. Ti risulta?
No. Quelle poche volte che si è risposto lo si è fatto per mezzo di Ghedini, puntualmente preso per il culo come da copione.
Elenca tu le "reazioni" in questi quindici anni, se ci riesci.
Ah, a parte Santoro, Luttazzi e Biagi ovviamente: quelli sono stati sacrosanti siluramenti pubblici a fronte di comportamenti palesemente illeciti (che per il primo continuano impunemente, alla faccia del "regime").
Beh, già questo "a parte" è qualcosa. Poi magari facciamo una bella discussione per chiarire questi comportamenti palesemente illeciti.
Intanto vediamo se troviamo notizie di cause intentate da Berlusconi tramite i suoi avvocati ("per mezzo di Ghedini", come dici tu):
http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/politica/berlusconi-economist/berlusconi-economist/berlusconi-economist.html
Ultimamente ho poco tempo, scusami se ti rispondo in ritardo.
La par condicio è stata un'invenzione di D'Alema e Veltroni, non è che vale solo quando pare a loro: Biagi è stato cacciato a calci perché l'aveva violata con l'aiuto di Benigni.
Di Santoro non vale la pena neanche di parlare.
Luttazzi è un porco che non fa più ridere nessuno, peccato perché agli inizi era simpatico.
O la TV-spazzatura è a senso unico alternato?
Riguardo all'Economist del 2001, Berlusconi viene massacrato ogni giorno tre volte al giorno: qualcosa di più recente?
Eccone un'altra:
http://www.repubblica.it/2006/c/sezioni/cronaca/travaglio/travaglio/travaglio.html
Siccome credo che basti per ora mi fermo, ormai cercando su internet le cause intentate da Berlusconi si trovano solo articoli su quella fatta a Repubblica. Giusto per dimostrarti che non è vero che dopo 15 anni "finalmente" Berlusconi risponde. Se i suoi legali vedono che si può fare causa la fanno, da sempre. Tralasciando anche altri metodi per rivalersi su chi lo critica (vedi Biagi). Ti ho convinto Poliscor?
Guarda, condivido ogni tuo giudizio. Ma Biagi non è stato cacciato ufficialmente per violazione della par condicio, per quanto mi risulta. Luttazzi ci può piacere o no ma sappiamo tutti e due che non è stato mandato via perchè non fa più ridere nessuno, anche perchè i suoi spettacoli fanno sempre il tutto esaurito. Insomma, quello che volevo dire, e che vorrei farti capire, è che Berlusconi risponde. Ogni volta che può. Da sempre.
Manco per niente; primo perché la causa contro Travaglio è stata persa perché si autodefinisce "giornalista" (e non "ravanatore di procure") e perché Veltri è protetto dall'immunità parlamentare. Secondo, perché - come ho detto - a fronte di quindici anni di forsennati e sgangherati attacchi NON CI SI PUO' scandalizzare se uno risponde NON con la polizia nelle redazioni (come piacerebbe immensamente a certa gente) ma con regolare e legale querela CIVILE.
Vorrei proprio sapere dove sta il problema per 'sti quattro farisei col ditino alzato.
"[...] vorrei farti capire, è che Berlusconi risponde. Ogni volta che può. Da sempre."
Se è così, allora perché tutto 'sto scandalizzarsi, perché montare la farsa della mancanza di libertà di stampa? Ci si rende conto che è una boiata assurda, che affermare che il Giornale e Libero sono servi di Berlusconi significa anche dire che Repubblica, il Corriere, la Stampa, il Sole 24 Ore, Avvenire non lo sono e che quindi non c'è limitazione alla loro libertà? Vedi l'incoerenza?
Certo che la vedo. Io infatti non parteciperò alla manifestazione. E tu mi concederai, dopo questo costruttivo botta e risposta, che il titolo e il senso del tuo articolo "E il Cav. si ruppe i coglioni" sono, semplicemente, sbagliati. Al padrone di casa, se vuole, l'ultima parola.
Ciao
(ti posto una cosa interessante, visto che siamo in tema di domande:
http://www.alain.it/2009/04/15/berlusconi-sei-un-mafioso-rispondi-la-padania-1998/
tiraci fuori qualche bella riflessione)
Certo che stai tirando fuori tutto l'armamentario di Anticaglia e Petrella! :D
Quello (a prescindere dall'epoca cui si riferisce e dalle condizioni politiche di quel momento) è solo un altro esempio di come NON SI FA giornalismo, e dimostra solo come non c'è colore politico che tenga quando l'incompetenza la fa da padrone. Non si costruisce un'accusa X pretendendo che l'accusato si discolpi se l'accusa stessa è una stronzata, capisci bene che c'è un problema di fondo. Poniamo che io vada da Mario Rossi e lo accusi di essere un pedofilo: porto su tutto l'armamentario, 10 (o 11) domande e fiumi di carta compresi, magari con l'aiuto di qualche "amico" che mi passa foto taroccate ed intercettazioni sbobinate da non si sa quale brogliaccio di qualche fantomatica procura di provincia, oltre ovviamente alla testimonianza del vicino di casa di Mario che non lo può vedere perché la moglie gli stende i panni sul balcone. E metto su un cancan mediatico che va avanti per settimane, incazzandomi sempre di più se Prodi non mi dimostra di non essere un pedofilo.
E come potrebbe, poveretto? Dimmi, come potrebbe dimostrarmelo? Sono io, in quanto accusatore, a dover dimostrare che è vero: non pretendere che la vittima (perché di questo si tratta) dimostri a me di essere innocente.
Questo è il "metodo Travaglio", il più odioso decadimento dell'inciviltà italiana, che coniuga voyeurismo, fanatismo, protagonismo e qualunquismo in una salsa micidiale che sta uccidendo questo paese. Vedi anche questa, di incoerenza? Sbraitare di diritto e giustizia infrangendone ad ogni pié sospinto le basi fondanti: vedi l'inghippo?
Ecco. Gli italiani l'hanno visto, e l'hanno fatto sapere a gran voce: ora tocca ai quattro gatti rimasti sul pero, ad accorgersene.
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