venerdì, settembre 18, 2009

Il Corano è servito


El Ketawi Dafani (foto), l'amorevole papà islamico che ha sgozzato la figlia Sanaa perché aveva osato fidanzarsi con un italiano apostata, ha «agito con sevizie e crudeltà, mosso da motivi futili ed abietti», e si becca pure una perizia psichiatrica. Altro che volere di Allah.
Per fortuna, in Italia c'è ancora qualcuno capace di chiamare le cose col loro nome (il gip del Tribunale di Pordenone Alberto Rossi, in questo caso): uno schiaffo al relativismo grosso così.
Ora, per non sbagliare, ingabbiamo pure la moglie, che è pure peggio di lui.

5 commenti:

Elly ha detto...

La perizia psichiatrica no. Ci stava eccome con la testa.

Sono daccordo per il gabbio anche alla moglie, all'imam e ai parenti. Quelli sapevano. Delitti così, sono decisi dai familiari.

Anonimo ha detto...

In Italia, fino a 40 anni fa, era previsto il "delitto d'onore".
E non facevano alcuna perizia psichiatrica.

manitoba

Polìscor ha detto...

Eh, lo so che a qualcuno piace il passo del gambero.

Elly ha detto...

Appunto, 40 anni fa. E 40 anni dopo vogliamo tornare indietro? Ci siamo liberati di uno schifo e ne importiamo un altro ancora peggiore? E' meglio la sharia che le leggi occidentali, secondo te?

Polìscor ha detto...

Eh Mario, tu sei andato un passo avanti: hai visto quelle facce. Io che non guardo la televisione, invece, le vedo solo nella mia mente, e le vedo ottuse, feroci, vuote. Come le facce di una marionetta di legno che non può che mostrare il suo sorriso finto, loro mostrano il loro odio stupido, dipinto, incapaci di liberarsi dai fili che li ingabbiano.
Ma ancora più che loro (che in fondo sono poveri ignoranti - COLPEVOLI come la morte, ma ignoranti), sono quelli - italianissimi e con la Mini Cooper pagata da papino in garage - che li giustificano ad avere tutta la mia compassione. Poveretti.