Lasciamo alla sinistra ciò che è della sinistra
Sta succedendo qualcosa di preoccupante all’interno del PdL e del centrodestra in generale. Sempre più spesso sento esponenti, blogger ed elettori usare parole, cliché e concetti decotti tipici della sinistra più becera, se non di Di Pietro.
Un male nero sta insinuandosi in queste menti, un male che viene da sinistra e si chiama ipocrisia. E molti post, in blog che stento a riconoscere dai rispettivi inizi, ne sono lampante esempio. Come questo. O, peggio, questo. Piccoli Guzzanti crescono.
Fanno finta di non aver capito che Fini non è colpevole di lesa maestà nei confronti di Berlusconi, lo è nei confronti dei suoi elettori. Ha tradito molte dei valori fondanti del centrodestra e lo ha fatto con un tempismo ed una pervicacia che suscitano ben più di un sospetto. Ed il fatto che si stia guadagnando pelosi consensi come quelli testé citati è la conferma – casomai ce ne fosse bisogno – che rappresenta un pericolo mortale non per Berlusconi (figuriamoci!), ma per l’Italia tutta. In questo momento il Paese non può permettersi una ricaduta nel caos della sinistra, né un indefinito periodo di ingovernabilità a causa di esecutivi “tecnici” o di “larghe intese”; ci sono forze in movimento che tramano per ottenere ciò, sappiamo tutti come si chiamano, dove si trovano e come operano. Il far finta di non vederle rende chi lo fa colpevole più di chiunque altro.
Lasciate alla sinistra le ideologie della sinistra. La cosiddetta “destra sociale” è un ossimoro, non esiste e non deve esistere. La giustizia sociale è un fine, una conseguenza: non è un mezzo. Chi è fuori da questi parametri è fuori dal governo, fuori dalla maggioranza, fuori dal Paese che voglio per i miei figli e che la maggioranza degli italiani ha scelto per i propri.
Fuori dai coglioni, per dirla con un linguaggio forse più comprensibile.
Un male nero sta insinuandosi in queste menti, un male che viene da sinistra e si chiama ipocrisia. E molti post, in blog che stento a riconoscere dai rispettivi inizi, ne sono lampante esempio. Come questo. O, peggio, questo. Piccoli Guzzanti crescono.
Fanno finta di non aver capito che Fini non è colpevole di lesa maestà nei confronti di Berlusconi, lo è nei confronti dei suoi elettori. Ha tradito molte dei valori fondanti del centrodestra e lo ha fatto con un tempismo ed una pervicacia che suscitano ben più di un sospetto. Ed il fatto che si stia guadagnando pelosi consensi come quelli testé citati è la conferma – casomai ce ne fosse bisogno – che rappresenta un pericolo mortale non per Berlusconi (figuriamoci!), ma per l’Italia tutta. In questo momento il Paese non può permettersi una ricaduta nel caos della sinistra, né un indefinito periodo di ingovernabilità a causa di esecutivi “tecnici” o di “larghe intese”; ci sono forze in movimento che tramano per ottenere ciò, sappiamo tutti come si chiamano, dove si trovano e come operano. Il far finta di non vederle rende chi lo fa colpevole più di chiunque altro.
Lasciate alla sinistra le ideologie della sinistra. La cosiddetta “destra sociale” è un ossimoro, non esiste e non deve esistere. La giustizia sociale è un fine, una conseguenza: non è un mezzo. Chi è fuori da questi parametri è fuori dal governo, fuori dalla maggioranza, fuori dal Paese che voglio per i miei figli e che la maggioranza degli italiani ha scelto per i propri.
Fuori dai coglioni, per dirla con un linguaggio forse più comprensibile.
1 commento:
Altrochè se è colpevole. Di tradimento, come sottolinei tu. Gli elettori lo hanno votato per dei motivi e poi si ritrovano tutt'altro eletto, uno agli antipodi di se stesso. E hai voglia a nasconderlo, fare finta di non o addirittura "giustificarlo" stando dalla sua parte, scherziamo? Tra l'altro ora è anche diventato il burattino di FareFuturo. Meglio fuori dal Pdl.
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