lunedì, dicembre 14, 2009

Mandanti


Classico copione. Si prende lo scemo del villaggio e lo si manda avanti, così i veri "eroi" restano puliti.
Che i mandanti dell'aggressione a Berlusconi siano i professionisti dell'odio pseudopolitico che tutti conosciamo è evidente anche al più miope degli osservatori distratti; e la conferma sono proprio le parole di Tartaglia "ho agito per rancore".
Rancore? Contro chi? E perché?
E' la domanda che si legge negli occhi del premier in tutte le foto che lo ritraggono sanguinante subito dopo il fatto: perché? Perché si cerca di mettere in carreggiata questo Paese? Perché si tenta di tenerlo di diritto nel millennio nel quale incidentalmente si trova? Perché si cerca di aggiornare un sistema vecchio, consunto, incastrato, frustrante? Perché si vuol dare ai nostri figli un futuro, prima che un futuro migliore?
No. Niente di tutto questo. Il "rancore" di Tartaglia è artificiale, costruito, istigato, instillato, coltivato ed infine sfruttato dai mandanti di cui sopra. Persone con nome e cognome che hanno votato la loro esistenza al raggiungimento del Potere a spese dell'intero Paese.
Ha voglia Ezio Mauro, oggi su Repubblica, a fare l'orsolina di circostanza: il Paese non dimentica. Fino a ieri pomeriggio essi erano i mandanti morali di una campagna d'odio senza precedenti; da ieri sera sono i mandanti materiali di una violenza che nega tutto ciò che è politica.
E' la certificazione del loro fallimento, di fronte al mondo intero.

1 commento:

Eleonora ha detto...

... perchè ad un certo punto, un tizio nel 94 decide di presentarsi alle elezioni e le vince sbaragliando chi in politica ci ha navigato per decenni.

Tra l'altro, e tu hai ben documentato nei post passati, repubblica ha fatto la sua parte, mesi di campagna denigratoria, false notizie e tante petizioni... poi, si, c'è santoro e travaglio, di pietro e il pd... ma ribadiamolo chè in tanti non vogliono capire.