Si salvi chi può: Repubblica scarica Dell'Utri
Quando la nave affonda, si sa, i topi scappano. Ed i sorci di Largo Fochetti, che in materia di colate a picco ne sanno - loro malgrado - una più del diavolo, hanno subodorato per primi la catastrofe imminente e in queste ore si stanno affrettando verso il ponte di coperta, in ordine sparso e in preda al panico.
Il primo naso a fare capolino dal boccaporto è quello dell'appuntato D'Avanzo, il sicario con la penna: nel suo sproloquio odierno fa lo sfinito come un Dell'Utri qualsiasi e prega i giudici di finirla presto con questo processo che - sono parole sue - è ormai diventato "anomalo".
Eh già, in effetti non sta andando per nulla come nei sogni degli antiberluscones d'accatto: qua c'è il serio rischio che il senatore faccia la fine di Andreotti e che venga assolto. Disastro.
Ma come evitare l'inevitabile, ormai? Le armi sono spuntate, gli intrugli scaduti, le storielle le conoscono anche alle elementari: non c'è più nulla da fare, le piazze rimangono vuote, le urne non ne parliamo, la CGIL è isolata e divisa, Minzolini in TV osa parlare disallineato, i sondaggi sono un disastro berlusconiano che non ti dico, Beppe Grillo lo seguono in tre e si stanno pure chiedendo se continuare, Santoro ha perso i suoi teatrini ad Annozero, travolti dal ridicolo. Per giunta, la nuova promessa Fini è stata sputtanata a morte proprio da Repubblica stessa, che nel pubblicare il suo "fuori onda" con la "bomba atomica Spatuzza" l'ha consegnato alla Storia come il politico più incapace mai visto, tanto che ora gli fa la corte Rutelli.
Ciliegina sulla torta, Berlusconi si appresta ad assestare il colpo di grazia a questi sfascianazioni con un'oceanico Predellino 2.0 che preannuncia la nascita della Terza Repubblica, finalmente ripulita dal letame che ha appestato la Seconda, mentre questi speravano nel ritorno della Prima...
Le scialuppe non bastano per tutti, si sa: affrettarsi, l'acqua è fredda.
Il primo naso a fare capolino dal boccaporto è quello dell'appuntato D'Avanzo, il sicario con la penna: nel suo sproloquio odierno fa lo sfinito come un Dell'Utri qualsiasi e prega i giudici di finirla presto con questo processo che - sono parole sue - è ormai diventato "anomalo".
Eh già, in effetti non sta andando per nulla come nei sogni degli antiberluscones d'accatto: qua c'è il serio rischio che il senatore faccia la fine di Andreotti e che venga assolto. Disastro.
Ma come evitare l'inevitabile, ormai? Le armi sono spuntate, gli intrugli scaduti, le storielle le conoscono anche alle elementari: non c'è più nulla da fare, le piazze rimangono vuote, le urne non ne parliamo, la CGIL è isolata e divisa, Minzolini in TV osa parlare disallineato, i sondaggi sono un disastro berlusconiano che non ti dico, Beppe Grillo lo seguono in tre e si stanno pure chiedendo se continuare, Santoro ha perso i suoi teatrini ad Annozero, travolti dal ridicolo. Per giunta, la nuova promessa Fini è stata sputtanata a morte proprio da Repubblica stessa, che nel pubblicare il suo "fuori onda" con la "bomba atomica Spatuzza" l'ha consegnato alla Storia come il politico più incapace mai visto, tanto che ora gli fa la corte Rutelli.
Ciliegina sulla torta, Berlusconi si appresta ad assestare il colpo di grazia a questi sfascianazioni con un'oceanico Predellino 2.0 che preannuncia la nascita della Terza Repubblica, finalmente ripulita dal letame che ha appestato la Seconda, mentre questi speravano nel ritorno della Prima...
Le scialuppe non bastano per tutti, si sa: affrettarsi, l'acqua è fredda.
1 commento:
Eccheccaspita. Pensa poi che pierfurby, pur di disarcionare B. dal governo, si alleerebbe con Di Pietro. Dice: "Un governo tecnico? Si fa in cinque minuti, con Fini a capo"... dio ce ne scampi e calamaretti da 'sti vermi da tombe.
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