La quasi infantile
soddisfazione di Bertinotti, come è evidente, è stata la più chiara conferma di questo fatto: la vicenda si è risolta, e si è risolta nel modo gradito alla sinistra radicale (niente USA, niente militari - ministri della Difesa compresi, niente intelligence, centralità delle ONG, sostegno ai terroristi, depistaggio e disinformazione, appoggio e sfruttamento della stampa amica, mobilitazione delle piazze e dei consueti vivai di
utili idioti della politica, dello sport e dello spettacolo, e tutto il repertorio canonico che ben conosciamo). Il voto al Senato incombe ed occupa l'intero campo visivo di Prodi e kompagni assortiti, del resto: meglio sobbarcarsi i mugugni di Rutelli e Mastella (e del resto del mondo civilizzato), che inimicarsi i comunisti ed i verdi domestici.
La strada era già tracciata, dunque: mentire con tutti (a cominciare dagli USA, ma forse anche con l'Afghanistan stesso e Dio solo sa con chi altro), tirare a campare finché Strada non avesse fatto le sue cose e solo poi mettere in campo tutte le arti acrobatico-labiali per negare l'evidenza; cosa che,
come si vede, D'Alema riesce a fare benissimo. Come sempre.
Altro che ingenuità: quest'operazione è stata un capolavoro nel suo genere. Peccato che il mondo sia un altro; ma questo a loro non importa.