Il Bivio di Vicenza /2
La spinosa questione della base USA di Vicenza continua la sua implacabile opera di demolizione del già comatoso governo Prodi-II.
Il ministro della difesa, Arturo Parisi, è stato oggi ufficialmente "scaricato" al Senato dalla maggioranza di centrosinistra, che dovrebbe sostenerlo, nel momento in cui la medesima ha votato contro una mozione (presentata da Roberto Calderoli - Lega) che sosteneva le comunicazioni del governo sulla questione. Ricordiamo, per inciso, che il governo si era orientato decisamente verso la concessione all'allargamento della base, in continuità con quanto stabilito dal governo Berlusconi.
Il voto contrario, peraltro, non è bastato: l'Unione è andata sonoramente "sotto" (grazie ai soliti senatori a vita) ed il tentativo di censura verso il suo stesso governo è fallito miseramente. Anche grazie a senatori dell'Ulivo, come Natale D'Amico (Dl): «Rimango convinto del fatto che la maggioranza abbia sbagliato votando contro. C'è un limite ai tatticismi».
L'Unione, dolorante, si è subito dopo approvata (con i suoi soli voti, la CdL aveva abbandonato l'aula) una "mozione-pezza" dal sapore, a posteriori, francamente ridicolo.
Ancora una volta, il centro-sinistra si rivela SINISTRAcentro; contro i suoi stessi interessi, contro ogni logica di governo, contro ogni decenza nei confronti dei cittadini e del mondo.
Attendiamo fiduciosi il prossimo capitolo del romanzo "Il Bivio di Vicenza", chissà che non sia l'ultimo.
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