martedì, febbraio 13, 2007

Prodi ed il "governo serio"

Fa sempre tenerezza leggere le dichiarazioni di Romano Prodi quando non sa come barcamenarsi nel casino che regna sovrano nel suo esecutivo.

L'ultima chicca è il concetto che il nostro esprime da in quel dell'India circa la manifestazione a Vicenza contro l'allargamento della base Ederle: in sostanza il premier, vietando ai suoi ministri di partecipare alla manifestazione, dice che è meglio che si trovino un sistema "sereno" per manifestare il loro dissenso. Come a dire che la manifestazione tanto "serena" non sarà.

Dice che serve ad «evitare che il governo manifesti contro sé stesso». Già, come se ci fosse bisogno del palcoscenico di Vicenza per dimostrare il dato di fatto. Chissà, forse nell'intima serenità di Palazzo Chigi si ammazzeranno di legnate. Anzi, togliamo il chissà.

L'ultimo, triste sorriso di compassione Mr. Prodi ce lo strappa quando, compulsivamente, ripete: «La decisione [di concedere l'allargamento della base, ndr] è stata presa da un governo molto serio». Eh già.

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