giovedì, maggio 14, 2009

Mirror climbing

Non contenti di seminare pelosa disinformazione e patetici arrampicamenti sugli specchi ogni giorno che Dio manda in terra, a Repubblica hanno deciso di tentare il tutto per tutto e, visto che le elezioni si avvicinano e le cose si mettono sempre peggio, di affidare a Giuseppe D'Avanzo una chilometrica "inchiesta multimediale" sulla ragazzina e sul "papi", che promette di andare avanti per settimane. Leggendola, è roba da farsi venire la pelle d'oca: nel fare domande e dare anche le risposte, si usa la stampa (Repubblica in primis) come leva per dimostrare la falsità o l'incoerenza delle dichiarazioni date da Berlusconi ed altri alla stampa stessa, il tutto a mezzo stampa. Come a dire, ci si affida a Rumsfield ed al suo staff per indagare sulle torture di Abu Ghraib e si usano le sue dichiarazioni per dimostrare che là non c'è mai nemmeno stato un carcere. O a Di Pietro e Marco Travaglio per dimostrare che Dell'Utri e Mangano sono due parrucconi progressisti iscritti all'Italia dei Valori.

Il ridicolo nel quale si immerge D'Avanzo e nel quale tira tutto il giornale (ma non è certo una novità) porta automaticamente ad un'unica azione: mettere bene da parte il link a quella "inchiesta multimediale" e rivederci subito dopo le elezioni per sommergerli di grasse e berlusconianissime risate.

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