giovedì, maggio 21, 2009

Il Quirinale risponde a Grillo

Non era dovuto. Il Quirinale s'è abbassato - come istituzione, non come signor Napolitano - a colloquiare con Beppe Grillo, dando a quest'ultimo una dignità che non possiede (fatta eccezione per quella di default di un comune cittadino italiano).

Il comico aveva posto cinque "domande" a Napolitano circa il Lodo Alfano, ovviamente col suo solito modo di fare sprezzante, odioso, altezzoso, presuntuoso, pretestuoso, prevenuto, parziale e falso (non erano infatti domande: erano piuttosto affermazioni tendenziose e retoriche - dal suo punto di vista); ed il Quirinale ha ribattuto, ovviamente facendogli fare - ed è solo un dettaglio secondario - l'inevitabile figura da cioccolataio.
Chissà se Grillo farà pubblicare la risposta sul "suo" blog. Io dico di no; almeno, non senza infarcirla degli abituali insulti sudati ed urlati.

**UPDATE del 22/05/2009**
E invece l'ha pubblicata. Ovviamente c'è rimasto male, proprio non si capacita di come possa il Lodo Alfano "risultare costituzionale" a Napolitano. Come se il fatto che il Presidente della Repubblica abbia risposto ieri alle cinque domande di Beppe Grillo metta il sugello definitivo di costituzionalità sulla legge; oggi è "costituzionale", fino ad ieri non lo era veramente fino in fondo.
L'Italia se n'è fatta una ragione da un pezzo, chissà che un giorno non se ne faccia una anche Beppe Grillo.

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