giovedì, giugno 11, 2009

Cara Veronica ti scrivo...

Ora, sarò io strano che non comprendo cosa sia una lettera spedita ad un quotidiano a tiratura nazionale, e per di più su un argomento che ha tenuto banco per tutta una campagna elettorale; ma leggendo la nuova comunicazione a mezzo stampa della signora Lario francamente il dubbio che qualcosa che non va ce l'abbia lei (e non il marito) mi sta sorgendo.

«In queste settimane ho assistito in silenzio, senza reagire mediaticamente, al brutale infangamento della mia persona, della mia dignità e della mia storia coniugale.
Certo è che la verità del rapporto tra me e mio marito non è neppure stata sfiorata, così come la ragione per cui ho dovuto ricorrere alla stampa per comunicare con lui.
Certo è che l’ho sempre amato e che ho impostato la mia vita in funzione del mio matrimonio e della mia famiglia.»
Punto. Tutto qua.
Embe'? Che roba sarebbe? Qual'è la verità? Qual'è la ragione dello spiattellamento sui giornali? E perché sta continuando? Di cosa ha bisogno?
Ma, soprattutto: di cosa crede che abbiamo bisogno noi?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Veronica Lario continua a scrivere ai giornali, specie di sinistra...e se fosse colpita da vis compulsiva? e se provasse invece a smettere per un po' di tempo?

arial ha detto...

il Corriere della Sera è di sinistra?

Elly ha detto...

Delle sue lettere non ne abbiamo affatto bisogno. Poi, non sarebbe più semplice e meno fastidioso inviarle direttamente all'ex marito? Si risparmierebbe il pubblico ludibrio, se questo è quello che vuole... ma... sarà poi vero? Essere dimenticati, immagino sia una brutta cosa, specie quando si è "popolari".

Polìscor ha detto...

@arial: certo che lo è. Ma non cambiamo discorso, il soggetto è la Lario. Potrebbe farlo anche tramite Libero, per quanto mi riguarda, e il punto sarebbe rimasto ugualmente: perché si ostina con 'sta pagliacciata delle "lettere" ai giornali? S'è perso il numero di cellulare del marito?