Bentornata Italia!
L'Italia entra nel terzo millennio. Ciò che in tutto il mondo, dittature o democrazie, è la normalità in Italia è una roboante notizia da prima pagina, ma va bene così: l'importante è esserci arrivati.
Uno dei capisaldi della politica di centrodestra, la lotta alla clandestinità, è giunta oggi a meta con l'OK del Senato al disegno di legge "sulla sicurezza".
Che, però, andrebbe chiamato "sulla civiltà", dal momento che le norme in esso contenute (e che da oggi sono legge dello Stato) rappresentano il minimo sindacale per considerare una nazione come tale.
Ora, via al pianto ed allo stracciamento di vesti dei soliti terzomondisti della domenica, ad iniziare dal Vaticano che già paventa "dolore" per i poveri migranti. Ma basta sentire una delle argomentazioni della sinistra per avere la cifra dell'ipocrisia di chi si oppone alla civiltà: se da oggi è obbligatorio presentare il permesso di soggiorno per poter accedere ai servizi delle amministrazioni pubbliche (talmente lapalissiano da rasentare l'insulto all'intelligenza), il ditino alzato dice che così facendo i figli dei clandestini non potranno essere iscritti all'anagrafe. E vorrei vedere!
Lo scopo di questa sacrosanta legge è proprio evitare che la popolazione italiana venga sostituita da orde di clandestini che si riproducono come conigli, protetti dal politicamente corretto e dall'ignoranza, in modo che la loro prole - regolarmente considerata "italiana" - prenda il possesso di questo Paese nel giro di due generazioni in un contesto di assoluta mancanza di regole, con tutto ciò che questo comporta. Ciò, ovviamente, è quanto la sinistra vorrebbe più di ogni altra cosa, dal momento che vede in queste persone quegli elettori che la popolazione indigena ha negato loro: ma per fortuna non governano più, e non lo faranno per lungo tempo.
Chi vorrà entrare nel nostro Paese dovrà farlo perché lo vuole veramente, e perché avrà qualcosa da dare in termini di lavoro, cultura, civiltà. Provvedimenti come questo sono la migliore risposta del Governo alla fame di giustizia degli italiani e, indirettamente, alla becera ignavia delle opposizioni schiacciate dalla loro inutilità su battaglie indecenti e dannose per l'intero Paese.
1 commento:
Non vorrei essere troppo politicamente scorretta, ma oltre i "confini" italici, leggi del genere ci sono già.
Tre anni fa, mio cugino decise di andare in vacanza in Irlanda. Al momento della prenotazione gli venne chiesto quanto sarebbe stato lungo il soggiorno. Era di 28 giorni. Se il soggiorno fosse stato più lungo, doveva spiegare il perchè, il percome e tutto il resto. Ecco, quella era prevenzione e civiltà. Che ci vai a fare oltre i tuoi confini? A lavorare? Hai un lavoro? Hai un alloggio? Hai da mantenerti senza delinquere? Si o no? Altrimenti in Irlanda non ci vieni. Se sei in vacanza è altro paio di maniche.
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