venerdì, luglio 03, 2009

La mala información: Capitolo XII - Terremoto Birichino /2

Dopo l'esilarante sottotitolo col quale il Corriere ha tentato di teorizzare un legame occulto tra il potere berlusconiano ed i terremoti, mi tocca tornare sull'argomento; stavolta, però, non più con ironia ma con lo sprezzo ed il biasimo tipicamente dovuto ai media italiani, nessuno escluso.

Sempre il Corriere della Sera, sempre L'Aquila, sempre il G8.
Nel rendere conto della nuova scossa sismica di oggi (peraltro di notevole intensità), l'anonimo pennivendolo - identificabile quindi con la Redazione e, di conseguenza, col Direttore - scrive questa perla:
[...] La scossa è stata registrata alle 13:03 dall'Istituto nazionale di geofisica che ha rilevato una magnitudo di 4.1. A cinque giorni dal G8 cresce l'ansia sicurezza. L'ambasciata statunitense ha diramato un allerta a tutti cittadini americani in Italia: «particolarmente attenti e all'erta da questo momento, fino al vertice del G8 all'Aquila» [...]
che rincara, alla fine del pezzo, con un'ulteriore, preoccupante frase:
[...] dice il direttore della sezione di Milano dell'Ingv, Fabrizio Galadini. «Al momento - aggiunge - stiamo valutando gli aspetti che riguardano quale faglia possa aver creato questo terremoto». La risposta potrà arrivare solo nelle prossime ore, quando saranno disponibili ulteriori dati.
Intanto massima allerta per tutti gli americani residenti o in viaggio in Italia.
Bullshits. Stronzate, in italiano. Decontestualizzare e virgolettare sono due tra gli esercizi da scribacchino che meglio riescono a questi venduti della disinformazione di regime: l'ordine di scuderia è, oggi e già da qualche settimana, spargere la voce che Berlusconi stia tentando di far fuori i "grandi della terra" facendoli inghottire da un terremoto (del resto, perché avrebbe spostato il G8 dalla tranquilla Sardegna, sennò?). Non solo. I suddetti "grandi" sono così spaventati, ma evidentemente costretti a venire comunque (maledetto dittatorello nano!) che nientepopodimeno che l'ambasciata USA in Italia dirama "massime allerta", tipo un DEFCON-1 di hollywoodiana memoria.

Bullshits. Il pennivendolo che non si firma si guarda bene dal citare la fonte che usa quando parla dell'ambasciata americana. Tocca al sottoscritto farlo: la fonte è, manco a dirlo, l'ambasciata americana. Che nella pagina dedicata agli "warden messages" (gli "allerta" del pennivendolo), al paragrafo dedicato alle manifestazioni di piazza, riporta quanto tradotto e copia/incollato sul Corriere:
(JULY 2, 2009) UPCOMING DEMONSTRATIONS REGARDING 4TH OF JULY AND G8 SUMMIT
American citizens are advised to be especially attentive and alert from now through the Fourth of July and the G-8 Summit in Italy. Please exercise caution as you travel in Rome and around Italy. Several demonstrations are planned over the next ten days that may affect U.S. interests or those of the G-8 countries. [...]
L'ultimo (ed unico) warden message che ha a che fare col terremoto abruzzese risale, guarda caso, al 6 aprile, giorno del sisma.

Una volta di più: non credete ad una sola parola che trovate scritta sui quotidiani (o recitata dai telegiornali). Quanto meno se tenete alla vostra dignità di cittadini.

**UPDATE**
Devono essersi resi conto di aver scritto una boiata e hanno esteso l'articolo spiegando - bontà loro - che le "allerte" sono per le manifestazioni e non per il sisma.
Qui sotto la pagina com'era prima delle correzioni:

Ma ancora non basta. I warden messages sono la normalità, vengono diramati in continuazione e, soprattutto in prossimità di eventi come il G8, sono particolarmente mirati alla sicurezza dei cittadini statunitensi, con espliciti inviti a tenersi lontani dagli assembramenti e a non girare soli o dopo il tramonto.
I pennivendoli, invece, continuano a proporre questa normalità come un'eccezionalità legata a L'Aquila.

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