domenica, luglio 12, 2009

Berlinguer 2.0

Tra Berlinguer e me, il vuoto. Questo è il succo del grillo-pensiero, non che sia una primizia, beninteso.

Ma facciamo finta per un istante di non ridere a crepapelle all'idea di Beppe Grillo leader del Pd, e seguiamolo in questa nuova fase della sua vita pubblica. Che viene, più o meno, dopo quella del sostegno alle palline di ceramica per le lavatrici. Facciamolo.

E chiediamoci: perché il Pd? Anzi, facciamo le cose per bene. Perché il PDmenoelle? Che cosa pensa di fare, Grillo: vincere le primarie del Partito Democratico e svuotarlo in dieci minuti di tutti i suoi appartenenti? Cioè, fateci capire: D'Alema, Bersani, Fassino, Rutelli, Veltroni, Prodi, De Benedetti, Franceschini, Violante, Latorre, perfino la Serracchiani e Chiamparino dal giorno successivo, secondo lui, dovrebbero scomparire dal partito, dire "minchia signor Grillo! noi ci facciamo da parte, sa... siamo quelli del PDmenoelle, con le facce gonfie dei suoi vaffanculo, e lei ora ha vinto le primarie, ora il menoelle non c'è più, prego, si accomodi, queste sono le chiavi, era dai tempi di Berlinguer che aspettavamo un momento così!"

No, perché se pensa una cosa appena appena diversa da questo scenario - che prego Dio di farmi vivere abbastanza per poterlo vedere, un giorno! - allora, forse, era meglio decidere di fare qualcos'altro, che so... magari un nuovo partito, un vero nuovo partito, non un residuato del PCI inciuciato con i democristiani, né un partito di plastica ammanicato con i fascisti ed i barbari...
Come dice? Ah no, non si poteva pensare ad un nuovo partito, i partiti sono come il fumo negli occhi per Beppe Grillo, giusto? I partiti sono il male, i partiti sono le sanguisughe di questo Paese, i partiti vanno aboliti!

Si, Grillo, ma non deve prendere alla lettera quello che sente dire in giro... Si, è vero, si dice che il Pd "non è un partito", ma è un modo di dire di noialtri buzzurri berluscones, fa parte della dialettica politica, si intende dire che, in realtà, sono molti partiti ancora separati tra loro... cos'aveva capito?

Sicuro che vuole ancora fare il segretario del Partito Democratico, Grillo? Mi fa vedere la sua tessera?

7 commenti:

Elly ha detto...

Mh... ma non è lui il paladino di "Parlamento pulito"? Si candida e ma non ha la fedina penale del tutto pulita.

libertyfighter ha detto...

Beh sul fatto che i partiti siano il Male, ha ragione da vendere. Sul fatto che la Politica in se' sia l'essenza del male, deve ancora arrivarci.
Sulle palline in lavatrice ha qualche problema.

Polìscor ha detto...

Il ritenere i partiti "il male" è una legittima posizione; il puntare a guidarne addirittura uno mentre lo si dice, però, è una illegittima presa per i fondelli.
Perché allora chi osserva dovrebbe dedurne che i partiti sono il male finché non ci mette le mani lui, e se permette la cosa è talmente ridicola da non poter essere presa neanche in considerazione.

FrancoK ha detto...

@Elly: Parlamento pulito chiede di non avere pregiudicati in PARLAMENTO. Essere eletti segretari di un partito non implica automaticamente l'ingresso al Parlamento. :-)

@Poliscor: il segretario decide i prossimi candidati alle elezioni, quindi se Grillo venisse eletto (e non penso si riesca nemmeno a candidare) potrebbe liberarsi di tutto alle prossime elezioni, tranne la Serracchiani che ha detto di volere tenere.

La cosa più interessante è vedere le reazione dentro e fuori il PD.

Hanno PAURA! >:-)

Polìscor ha detto...

FrancoK, il Pd non è fatto solo di "candidati" (a cosa, poi? parli delle amministrative?): il Pd è la sua nomenklatura, l'apparato del PCI che sta ancora tutto là, per loro l'89 non è mai passato.
Contro questo, Grillo non ha la minima speranza: magari andrà a finire che gli accetteranno la candidatura (per salvare la faccia "democratica") e che, di conseguenza, faranno pure in modo che venga "eletto" segretario; ma da dieci minuti dopo, la sua vita sarebbe un inferno. Del resto, andrebbe a ricoprire il ruolo di Franceschini: che potere ha Franceschini, oggi? Pensaci un attimo. ;-)

FrancoK ha detto...

Hai ragione, il 90% del PCI è ancora li, anche se si sono aggiunti molti altri, ed è per questo motivo che Grillo non verrebbe eletto.

Riguardo al potere, si vede bene SOLO alle elezioni. Il segretario infatti decide le liste di chi si candida ed il loro ordine (vedi legge Calderoli).

Esattamente come Berlusconi e Veltroni alle ultime elezioni si sono messi a tavolino con i responsabili delle varie correnti, alle prossime politiche il segretario del PD dovrà decidere chi presentare e Grillo (se rimane coerente con quanto ha detto) non candiderebbe nessuno che ha già fatto 2 legislature, quindi spazzerebbe via tutta la vecchia nomenklatura. :-)

Polìscor ha detto...

Perdonami, Franco:, ma non ti seguo: se per "eletto" intendi alle eventuali primarie, là il corpo elettorale non è mica fatto di comunisti, è fatto di gente che Grillo lo voterebbe in massa (a prescindere dalla serietà della cosa).
Il problema di Grillo sono i Violante, i D'Alema, i Bersani, i Parisi, i Prodi, i De Benedetti (soprattutto!), tutta gente che con le elezioni e con le nomine non ha nulla a che fare, se non il fatto che le nomine, con tutta probabilità, sono proprio loro a farle.
Grillo dovrebbe riuscire a scardinare questo sistema di potere, ma non ne ha i mezzi! Nessuno li ha, in effetti: non basta di certo un meetup (o un blog) per costringere D'Alema a farsi da parte.